La tradizione del tappeto persiano non è finita insieme all’impero persiano, ma continua tutt’ora nei centri storici di fabbricazione, come nelle province di Fars e Kashan dove è anche stata riconosciuta come patrimonio immateriale dell’umanità, ma anche grazie alla creazione di nuovi stili di disegno, sempre nel rispetto della tradizionale annodatura del tappeto. Si creano così tappeti d’arte, che conservano l’antica qualità dei materiali e del metodo di creazione, ma con uno stile nuovo e contemporaneo.
Come vengono realizzati questi “nuovi” tappeti?
Generalmente le parti coinvolte sono tre: un designer, un negozio di tappeti e una manifattura, generalmente collocata tra la Persia, l’India e il Nepal. A volte viene perfino coinvolto il cliente nel caso richieda un tappeto su misura.
Il processo è piuttosto lineare: a un designer viene commissionato un tappeto (da un negozio che li vende o da un privato) per cui deve creare il design. Una volta ultimato, il progetto viene inviato alla manifattura prescelta che lo produce utilizzando materiali pregiati come la lana locale o neozelandese, tinta con i colori vegetali come vuole la tradizione o con colori sintetici. Si possono utilizzare anche altre materie prime come la viscosa o il cotone. Alcuni tappeti vengono anche “invecchiati” in modo da sembrare antichi; questo avviene tramite un processo di laveggio a cui vengono aggiunte delle pietre. Una volta completato, il tappeto viene inviato al negozio di tappeti, che ha un ruolo di mediatore, che lo venderà al cliente finale.
I tappeti moderni: Bhadohi e Himalayan
I tappeti Bhadohi sono caratterizzati da disegni in stile damasco, l’utilizzo del nodo persiano e il vello rasato basso, in modo da mettere in evidenza il disegno. Sono prodotti in India (a volte vengono chiamati tappeti indiani) e sono annodati a mano. I materiali utilizzati per crearli sono lane lavorate e successivamente annodate a mano, ma si possono trovare in combinazione altri materiali come cotone e seta. Trattandosi di una produzione contemporanea esistono manifatture industriali che li producono, annodandoli a macchina e utilizzando i colori sintetici. Naturalmente hanno un costo inferiore, ma la qualità è eccellente pur trattandosi di un prodotto industriale. Tuttavia se siete alla ricerca di un prodotto autentico e fatto a mano assicuratevi che il tappeto scelto abbia un certificato di autenticità, ogni tappeto autentico ne è provvisto.
I tappeti Himalayan prendono il nome dalla zona di produzione e la loro annodatura è tra le più fini. A volte vengono utilizzate sottili listelli di bamboo che premettono la creazione di design stupendi.
Sono entrambi tappeti di altissima qualità e bellezza, giustamente meritano il nome di tappeti d’arte, e sono perfetti sia per case moderne che tradizionali. Nel primo caso si adattano perfettamente all’ambiente, fondendosi in maniera armoniosa alla struttura e all’arredamento della casa, come se fosse nato per essere lì; nel secondo caso contribuirà a modernizzare l’ambiente: giocando con i contrasti, anche di colore, sarà possibile dare alla casa un aspetto moderno e rinnovato senza la necessità di spendere soldi per un restyling della propria abitazione. Per concludere, anche questi, come i tappeti persiani antichi sono un investimento temporale e economico: con il passare del tempo la qualità si mantiene e il suo valore cresce.